Il consiglio pastorale, durante l’ultimo incontro, si è interroganto sul tema dell’accoglienza e del rapporto tra misericordia e desiderio di equità e giustizia. Diversi fatti locali e nazionali ci interpellano su questo tema. Si è dunque pensato di vivere il tempo di Quaresima come un momento di ascolto e di raccolta delle riflessioni della comunità parrocchiale.
La riflessione è aperta a tutta la comunità parrocchiale ed con un particolare invito ai gruppi che sono concretamente impegnati nell’accoglienza di chi è sulla soglia: i poveri, gli ultimi, chi è lontano dalla fede, …
Sono state preparate alcune domande a cui, chi lo desidera, può rispondere come gruppo o anche singolarmente. Ci sono molte persone che pur non partecipando ai gruppi parrocchiali si spendono nel quotidiano con stile accogliente e solidale a partire dal pianerottolo di casa o sul lavoro, nello sport, … Ogni contributo è una ricchezza in questa fase di ascolto.
Le risposte possono essere lasciate in chiesa in un’apposita scatola o inviate via mail a albacristore@gmail.com
Ero straniero e mi avete accolto -domande sull’accoglienza – documento word>>
Ero straniero e mi avete accolto – domande sull’accoglienza – documento PDF>>
LE DOMANDE
Si può dire che oggi non viviamo un’epoca di cambiamento quanto un cambiamento d’epoca. Le situazioni che viviamo oggi pongono dunque sfide nuove che per noi a volte sono persino difficili da comprendere. Questo nostro tempo richiede di vivere i problemi come sfide e non come ostacoli: il Signore è attivo e all’opera nel mondo. Voi, dunque, uscite per le strade e andate ai crocicchi: tutti quelli che troverete, chiamateli, nessuno escluso (cfr Mt 22,9). Soprattutto accompagnate chi è rimasto al bordo della strada, «zoppi, storpi, ciechi, sordi» (Mt 15,30). Dovunque voi siate, non costruite mai muri né frontiere, ma piazze e ospedali da campo. Papa Francesco, Convegno Ecclesiale, 2015
Amerai il prossimo tuo, è te stesso. Martin Buber
IL NOSTRO TEMPO, LE SUE FRONTIERE
- Quale forma di accoglienza emerge nel nostro gruppo o nella nostra esperienza personale? Che tipo di richieste di aiuto riceviamo più spesso (aiuto economico, aiuto relazionale, accompagnamento nella fede, sostegno educativo, sostegno nella preghiera,…)? Chi ci chiede aiuto (donne/uomini, età, livello culturale, provenienza…)?
- Quali povertà ci sembrano più urgenti in questo momento storico? non c’è solo la povertà economica ma anche altre povertà materiali ed esistenziali: la povertà culturale, la povertà dei sentimenti (pretendere, essere diffidenti, non riuscire ad amare, a condividere, a “star bene” e a trovare pace, …), la povertà relazionale (solitudine, violenza domestica, incapacità di convivere/condividere con altri, materialismo, individualismo …) ,la povertà educativa (incomprensione generazionale, dispersione scolastica, incomunicabilità, …)
- Quali sono i sentimenti che suscita in noi l’incontro con chi chiede aiuto e accoglienza? (sia sentimenti positivi che negativi)
AIUTARE
- A quale richiesta di aiuto siamo riusciti a rispondere in modo accogliente e efficace? come ci ha cambiati personalmente questa esperienza?
- Quali sono le criticità con cui abbiamo a che fare nel dare aiuto a chi chiede? Quale situazione ci ha fatto sentire più impotenti e incapaci di rispondere al bisogno dell’altro?
ACCOGLIERE NELLA FEDE
- Quali attenzioni si potrebbero avere all’interno della parrocchia verso chi – pur battezzato- non vive di fatto visibilmente l’esperienza di fede e non sperimenta un’appartenenza effettiva alla comunità?
- Come riuscire ad accogliere tutti mantenendo una proposta autentica e seria di educazione alla fede? Quali cammini/iniziative proporre?
LA PAROLA CI GUIDA
- Un’immagine dalle scritture che ci può guidare (brano, personaggio, icona)