La parrocchia non è una struttura caduca; proprio perché ha una grande plasticità, può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pastore e della comunità… se è capace di riformarsi e adattarsi costantemente, continuerà ad essere «la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie»…
La parrocchia è presenza ecclesiale nel territorio, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione… È comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario.
(Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 28)
La parrocchia di Cristo Re è sorta alla fine degli anni cinquanta nella zona di maggior sviluppo della città. Stralciata dalla parrocchia del Duomo con circa 3.700 persone, con l’immigrazione e l’incremento naturale, ne raggiunse rapidamente il doppio.
LA PRIMA PIETRA – Nel maggio del 1956 venne posta la prima pietra della chiesa parrocchiale, edificio progettato dall’ architetto Giovanni Oreste Dellapiana. Il 14 settembre del 1958 fu benedetta la nuova chiesa ed ebbe inizio l’attività parrocchiale affidata alla responsabilità di don Angelo Stella, primo parroco. Successivamente, dalla parrocchia di Cristo Re furono stralciate a loro volta ampie porzioni di territorio che diedero vita alle parrocchie sorelle di San Cassiano, Divin Maestro e Santa Margherita.
LA PARROCCHIA OGGI – Attualmente la parrocchia è composta da 2.800 nuclei familiari e conta circa 6.700 persone. La popolazione, stabilitasi perlopiù negli anni sessanta e settanta, tende all’invecchiamento, anche se ci sono ancora molti ragazzi e giovani. Da sempre, il territorio è caratterizzato da un forte movimento migratorio, accentuatosi negli ultimi due decenni.
SPAZI E INIZIATIVE – Nel suo mezzo secolo di vita, sotto la guida di don Stella, poi di don Valentino Vaccaneo e oggi di don Claudio Carena, la parrocchia si è arricchita di molte strutture per attività pastorali, culturali, sociali, ricreative e sportive: la casa parrocchiale con gli ambienti destinati alla catechesi per tutte le fasce di età e alle altre attività più tradizionali, la sala Ordet, alcuni mini-alloggi per ospitalità temporanea, la casa di accoglienza di via Santa Barbara per donne sole o con bambini, un circolo ricreativo, i campi da calcio, basket e pallavolo, una palestra e la sala musica Under King.
Il cammino di fede, intrapreso dalla parrocchia fin dalla sua nascita, ha ricevuto efficaci stimoli oltre che dai menzionati parroci, dai numerosi viceparroci che si sono avvicendati negli anni, dalle suore Luigine presenti per molto tempo in comunità, dal servizio di un diacono e da moltissimi laici costantemente impegnati come collaboratori e corresponsabili nelle diverse attività: liturgia (lettori, cantori e direttori dei cori, organisti e strumentisti, ministri della S. Comunione e ministranti), catechesi dei ragazzi, dei giovani e degli adulti, Caritas e centro di accoglienza, segretaria e amministrazione, pastorale pre-battesimale, dei fidanzati e degli sposi, estate-ragazzi e campi formativi di Saint Jacques, doposcuola (Dream-King), scouts, cammino della nuova evangelizzazione, gruppi del Vangelo, gruppi famiglie e pensionati, gruppo “Progetto Solidarietà”, gruppo di preghiera “Apostoli della pace”, associazioni “Il Campo”, “Sandro Toppino” e “Albanova”…
Grazie a queste realtà preziose e significative, la comunità parrocchiale ha cercato e cerca di amare e servire il Signore e i fratelli, con l’attenzione rivolta al territorio in collaborazione con le diverse istituzioni presenti, ma con uno sguardo sempre aperto sul mondo, sulle sue povertà e sulle sue risorse, nello spirito del Vangelo di Gesù.
Al cuore della vita e delle attività della parrocchia c’è l’Eucarestia.
Ad ogni Messa il Crocifisso risorto ci convoca, ci parla, ci nutre e ci invia. L’Eucarestia della domenica, in particolare quella delle ore 10.30, è un’icona eloquente della vivacità della parrocchia, perché ad essa sono presenti e si esprimono tutti i carismi e tutti i ministeri che la animano e la vivificano. L’Esortazione Apostolica di Giovanni Paolo II Christifideles Laici delineava così la parrocchia: «Essa è l’ultima localizzazione della Chiesa, è in un certo senso la Chiesa stessa che vive in mezzo alla case dei suoi figli e delle sue figlie». «La parrocchia – continua lo stesso documento – non è principalmente una struttura, un territorio, un edificio; è piuttosto “la famiglia di Dio, come una fraternità animata dallo spirito d’unità”»; è «la casa aperta a tutti e al servizio di tutti, o, come amava dire il Papa Giovanni XXIII, la fontana del villaggio alla quale tutti ricorrono per la loro sete» (n. 26 e 27).
Così vorremmo fosse e così ci auguriamo sia la nostra parrocchia!