La casa di accoglienza di via Santa Barbara è costituita da sei minialloggi per l’ospitalità di persone in temporanea difficoltà sociale, abitativa o economica a cui si aggiungono due alloggi dove vive una fraternità di volontari residenti ed uno spazio al piano terra per attività comuni. Qui hanno sede il Centro d’ascolto Caritas parrocchiale e varie attività solidali.

Vi è inoltre un alloggio in condivisione riservato alle ospitalità brevi (da 1 settimana a 3 mesi), una stanza di questo appartamento è dedicata all’accoglienza di giovani o adulti che vogliano vivere un tempo di servizio e condivisione presso la casa: una settimana, un weekend o anche solo un pomeriggio in cui intrecciare lavoro, spiritualità e riflessione sui temi dell’integrazione e dell’ospitalità.

Lo stabile è gestito dall’Associazione il Campo che si occupa dell’accoglienza degli ospiti, del coordinamento dei volontari e promuove iniziative caritative, culturali e di contrasto alla povertà.

Negli ultimi tre anni la casa ha ospitato 36 adulti e 12 bambini, soprattutto donne sole o nuclei mamma-bambino e sviluppato alcuni progetti territoriali per rispondere alle nuove povertà e per supportare i nuclei familiari fragili sul territorio anche dopo l’uscita dalla casa. 

La casa oggi:

Nel 2020 è stato avviato “Abitè” un progetto finanziato da Fondazione CRC e ideato dai volontari under 30 della casa. Il progetto mette in rete tre co-housing solidali in provincia di Cuneo per attività di formazione e incontro. 

Sempre nel 2020 è stato presentata alla CRC un progetto di risistemazione della palazzina per rimettere a nuovo alcuni alloggi degradati dall'uso e dal tempo e ridipingere gli spazi comuni ed il cortile. Vorremmo dipingere i muri del giardino e alcuni spazi interni con il motivo "a colori"già utilizzato per Albanova in modo che chi arriva in via Santa Barbara si senta in parrocchia anche se a qualche centinai di metri di distanza.

L’associazione Il campo di Alba – è nata nel 1978 con l’intento di offrire accoglienza e sostegno a persone in difficoltà e di creare uno spazio di ricerca religiosa e culturale. L’associazione cura i testi di don Michele Do e promuove la conoscenza della sua proposta spirituale. Negli ultimi anni ha posto attenzione alla crisi culturale e spirituale contemporanea, mettendosi a servizio della chiesa locale nell’animazione culturale, nell’attività catechistica e formativa, nella ricerca di un nuovo umanesimo.

La parrocchia Cristo Re – Nel 1998 la parrocchia ha promosso la nascita della Casa di accoglienza di via Santa Barbara in uno stabile ricevuto a titolo di donazione. Diversi membri della comunità parrocchiale sono coinvolti come volontari della casa e due sono nominati nel Consiglio Pastorale Parrocchiale.

L’ACCOGLIENZA

Le finalità – La casa è nata per accogliere e accompagnare verso l’autonomia donne e nuclei mamma-bambino in temporanea difficoltà. Fino ad oggi ha ospitato più di 700 persone.

La casa vuole essere uno spazio in cui realizzare una diversa normalità di rapporti, capaci di rendere più umano e vivibile il nostro territorio. Anche per questo è previsto un nucleo di volontari residenti.

La casa ha il desiderio di promuovere e diffondere di una nuova cultura dell’accoglienza.

La gestione della casa – La gestione della casa è affidata ai volontari che sostengono in maniera totalmente gratuita le ospiti sia nella gestione del quotidiano che nelle loro specifiche difficoltàricerca del lavoro, della casa, nella crescita genitoriale, relazionale, …

I PROGETTI TERRITORIALI

Stiamo vivendo un momento di crescente difficoltà nell’offrire accoglienza e casa a chi si trova in difficoltà. La precarietà del lavoro e i costi crescenti degli affitti rendono sempre più difficili i percorsi verso l’autonomia di chi è in una condizione di svantaggio. Diventa ancora più necessario prevenire l’emergenza abitativa o economica e sostenere almeno per i primi anni chi è stato ospite della casa.  Per questo abbiamo avviato alcune iniziative:

ABITE’ – ABITARE E’ TERRITORIO 

 “Abitè è il progetto che mette in rete la “casetta” di Caritas Saluzzo,  la casa di via santa Barbara dell’associazione Il Campo di Alba, e la casa dell’ associazione Pro-Tetto migranti di Savigliano.  Tre realtà che coinvolgono giovani under 30 che co-abitano in appoggio di chi è in una situazione di difficoltà.

Il progetto prevede iniziative di formazione per i giovani e incontri di confronto. Sono anche in programma eventi di socializzazione che coinvolgeranno anche gli ospiti delle case di accoglienza. 

I ragazzi inoltre porteranno avanti una ricerca sulla difficoltà abitativa che sta ricadendo su stranieri, giovani e fasce fragili in generale.

Il progetto è finanziato grazie al bando Mondo Ideare della Fondazione CRC ed è progettato dai giovani per i giovani. Giovani che vogliono costruire la prima rete di housing sociali e giovanili del territorio cuneese.

HELPDESK – RENDE FACILE QUELLO CHE SEMBRA DIFFICILE 

Helpdesk è un progetto di facilitazione digitale per nuclei fragili di Alba nato in collaborazione con il Cosorzio socio-assistenziale. Molte azioni quotidiane oggi sono realizzabili solo con l’aiuto di pc o smartphone. Non saper utilizzare questi supporti rappresenta una forma di esclusione sociale e di perdita di diritti, di contributi economici, di opportunità.

I volontari della casa di accoglienza affiancano chi lo richiede nello svolgimento di alcune pratiche online legate alla vita della famiglia: fare l’iscrizione online alla scuola media o superiore, stampare le pagella (ormai solo in formato online); richiedere contributi per il sostegno allo studio regionali; controllare la propria email e impararne l’utilizzo, utilizzare app (es. banca o app per la salute)… 

Nel 2020 Helpddesk ha supportato circa 40 famiglie. 

TOGETHER – GIOVANI PER I GIOVANI

Durante L’emergenza Covid lo sportello di facilitazione digitale ha affiancato alcune famiglie con la didattica a distanza. Per alcuni abbiamo stampato fotocopie e testi, abbiamo aiutato altri a impostare pc e tablet.

Ci siamo resi conto che anche alcuni gli studenti del CPIA (scuola di italiano per adulti) si sono trovati in difficoltà.

Alcuni universitari e giovani lavoratori di Alba si sono resi disponibili ad affiancare online gli allievi, molti di origine straniera, per permettere loro in non perdere l’anno o ottenere il diploma di terza media. 

E’ stata anche un’opportunità di scambio interculturale e di conoscenza.

 

I VOLONTARI

I volontari residenti – condividono con gli ospiti la vita nella casa promuovendo un clima di condivisione e aiuto reciproco. Propongono attività comuni durante l’anno con uno stile di presenza accogliente e solidale.

 I volontari non-residenti – affiancano gli ospiti nel realizzare il proprio percorso verso l’autonomia, mettono a disposizione il loro tempo, le loro professionalità e le loro competenze. 

Il sabato alcuni giovani aiutano  con l’animazione dei bambini, nei lavori di manutenzione, nel reperimento di mobili per arredare gli alloggi degli ospiti in uscita e di chi, sul territorio ne ha bisogno. Abbiamo anche riserve di stoviglie, oggetti per la casa, giochi che distribuiamo a chi sappiamo in difficoltà.

Durante l’anno i volontari vivono momenti di lavoro comune nella struttura, attività ricreative, percorsi di formazione.


LA VITA NELLA CASA

Percorsi – la casa offre iniziative di supporto ai percorsi verso l’autonomia degli ospiti: corsi di formazione, attività di sostegno alla genitorialità, animazione bambini, proposte socializzanti per il tempo libero,…

Rete – la casa è  in contatto con le altre associazioni e cooperative che si occupano di accoglienza sul territorio. Collabora in particolare con il centro d’ascolto Caritas della parrocchia, che ha sede al piano terra dello stabile. E’ in contatto con le altre realtà caritative, parrocchiali e solidali del quartiere (parr. Santa Margherita, associazioni anti violenza, …)

TESTIMONIANZE

Vita di Comunità – Dicembre 2016

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Articolo apparso su Missioni Consolata – Dicembre 2019

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