Progetto di evangelizzazione per i bambini delle elementari e medie 2018 – 2019
VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA SANTITA’
E’ questo il titolo scelto per il cammino di evangelizzazione per bambini e ragazzi.
Viaggio a indicare il movimento, la ricerca, il desiderio di scoprire orizzonti di senso e profondità ulteriori, per la propria vita.
Si legge nel documento della CEI per la catechesi INCONTRIAMO GESU’:
L’esperienza del viaggio è soglia potenziale di fede. La Bibbia è ricca di viaggi, di salite sui monti, di traversate di deserti e mari: tutte metafore dell’incontro con Dio.
Quando la ricerca di senso diventa ricerca di Dio, allora il viaggio si trasforma in pellegrinaggio, caratterizzato da una tensione mai sopita. Del resto, alla fede ci si avvicina con timore e tremore, togliendosi i calzari, disposti a riconoscere un Dio che più che nel vento, nel fuoco o nel terremoto parla nell’umile «voce di silenzio», secondo l’esperienza del profeta Elia sulla santa montagna (cf. 1Re19,12).
Credere non è, allora, dare risposte già pronte, ma contagiare l’inquietudine della ricerca .
PUNTI DI ARRIVO A CUI VOGLIAMO DARE PARTICOLARE RILIEVO IN QUESTO ANNO
1. Coltivare il senso del mistero e della trascendenza di Dio.
2. Introdurre all’uso del linguaggio poetico-simbolico per poter comprendere e gustare la ricchezza e profondità della Bibbia, della liturgia, dell’arte sacra, dei volti e delle storie degli uomini. (possiamo chiamare questo percorso: campagna contro la rozzezza…)
3. Offrire esperienze di silenzio, di preghiera e di celebrazione per nutrire l’anima, coltivare l’interiorità e risvegliare lo spirito religioso.
4. Offrire una conoscenza più approfondita sulla genesi e formazione dei testi sacri e sul loro contenuto, in particolare cercare nell’ Antico e nel Nuovo Testamento la risposta alle domande di fondo che segnano il nostro percorso: -Chi è Dio? Come lo si può conoscere e incontrare?-
5. Offrire esperienze di festa, di fraternità, di scoperta della bellezza, di riconoscimento del Bene.
La parola Mistero è stata scelta a indicare la profondità insondabile e indicibile della realtà, oltre i confini del visibile.
Educare al senso del Mistero è il primo obiettivo che ci siamo posti, perché fa parte di quei sentimenti fondamentali che fanno l’umanità. Nelle grammatica della vita umana, prima che religiosa, ci sono due punti importanti: quello esclamativo dello stupore e della meraviglia, quello interrogativo della domanda, della ricerca della verità.
Il primo passo di questo viaggio è stato una mezza giornata alla Commenda, per incontrare il silenzio e sperimentare che siamo immersi in un mistero più grande di noi, che ci avvolge, ci precede e ci abita.
Perché restare nel silenzio? Per ascoltare voci (interiori, esteriori) inaudite.
Non c’è ascolto profondo senza silenzio.
Per metterci in ascolto del “desiderio profondo del nostro cuore”
Se rimaniamo attenti, in ascolto, il silenzio ci parla e ci manda messaggi molto importanti.
Non sono messaggi che si possono ascoltare con le orecchie, come tutte le voci e i suoni di questo mondo, sono messaggi che per essere colti chiedono un profondo silenzio dentro di noi, chiedono l’attenzione della mente e del cuore. In silenzio, proviamo ad ascoltare con il cuore ciò che il cielo questa sera ha da dirci.
TAPPE DEL VIAGGIO:
dalla scoperta del dio del cielo, al Dio Creatore, a Dio che prende volto in Gesù di Nazareth e ci rivela che Dio è Padre.
Per avventurarci in questo viaggio, occorrono delle GUIDE e un BAGAGLIO.
Nostre guide sono l’esperienza e la testimonianza di chi ha fatto questo viaggio prima di noi: i Profeti e i Santi, uomini che hanno saputo riconoscere e rivelare la presenza di Dio nella storia umana, ma la guida fondamentale è Gesù, immagine visibile del Dio invisibile.
Gesù è il maestro da cui impariamo lo stile fraterno, il modo di pregare e di vivere.
Centrale in ogni incontro è la lettura di una pagina del Nuovo Testamento.
Il bagaglio è fatto dalla capacità di ascolto, di silenzio, dalla capacità di capire e utilizzare il linguaggio poetico-simbolico.
Nel bagaglio abbiamo messo la Bibbia, le opere d’arte come grande esperienza umana di senso in cui percepiamo il rivelarsi di un mistero che ci sorprende e ci invita a liberare la parte migliore di noi, a superare rozzezza e banalità, ad affinare il nostro sguardo e la nostra sensibilità. “ L’arte è sempre un ponte verso il mistero delle cose”: Recalcati
Non possono mancare nel bagaglio esperienze di fraternità, di scoperta della bellezza, di riconoscimento del Bene.
Abbiamo scelto di lavorare con il Cooperative learning perché riteniamo che questa metodologia sia connaturale allo spirito evangelico, aiuti a promuovere oltre alle conoscenze intellettuali, anche le abilità sociali, il riconoscimento dei doni di ciascuno, il piacere di stare insieme , l’interdipendenza positiva e uno stile di ricerca non competitivo.
La programmazione viene decisa insieme, le variazioni vengono comunicate via mail, le esperienze riuscite sono condivise. Viene curato un centro di documentazione che sostituisce i catechismi.
La programmazione viene decisa insieme, le variazioni vengono comunicate via mail, le esperienze riuscite sono condivise. Viene curato un centro di documentazione che sostituisce i catechismi.
Referente: Silvana Molina
IMMAGINI DAL PERCORSO 2017/2018: